Svelare Il Re Dei Fae

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Svelare Il Re Dei Fae
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Svelare il Re dei Fae

Indice

1. Capitolo Uno

2. Capitolo Due

3. Capitolo Tre

4. Capitolo Quattro

5. Capitolo Cinque

6. Capitolo Sei

7. Capitolo Sette

8. Capitolo Otto

9. Capitolo Nove

10. Capitolo Dieci

11. Capitolo Undici

12. Capitolo Dodici

13. Capitolo Tredici

14. Capitolo Quattordici

15. Capitolo Quindici

16. Capitolo Sedici

17. Capitolo Diciassette

18. Capitolo Diciotto

19. Capitolo Diciannove

20. Capitolo Venti

21. ESTRATTO DAL LIBRO Il Guerriero Dei Sogni

22. Nota Dell'autrice

23. altre opere di BRENDA TRIM

Copyright © Marzo 2020 by Brenda Trim

Editor: Chris Cain

Copertina di Fiona Jayde

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* * *

Questo libro è un’opera di fantasia. I nomi, i personaggi, i luoghi e gli eventi descritti sono frutto dell’immaginazione dell’autrice oppure sono usati in modo fittizio. Qualsiasi somiglianza con persone, viventi o defunte, luoghi o fatti reali è puramente casuale.

ATTENZIONE: La riproduzione non autorizzata della presente opera è illegale. La violazione del copyright è perseguibile dall'FBI ed è punibile con 5 anni di carcere federale e una multa di 250.000 dollari.

Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo libro può essere usata, riprodotta elettronicamente o stampata senza permesso, ad eccezione di brevi citazioni comprese nelle recensioni.

[bad img format] Creato con Vellum

La benevolenza ci rafforza. Fortifica i nostri cuori, risvegliando in noi il coraggio di tener duro.

Capitolo Uno

“Zia” disse Ryker quando abbracciò la sorella della propria madre biologica. Maurelle, Brokk, Daine e Sol si trovavano dietro di lui. A differenza della volta precedente in cui si erano recati al bordello, gli amici del Re non stavano guardando con interesse le circostanti Fae nude. Maurelle arrossiva dall’imbarazzo, eppure teneva la testa alta e sorrideva alla zia di Ryker. Quest’ultimo ammirava Maurelle più di tutti.

La ragazza continuava a sorprenderlo, dimostrandogli quanto fosse forte ed agguerrita. Niente la poteva fermare. Era raro vedere qualcuno che non si faceva intimidire da diverse situazioni. Non aveva importanza ciò che si trovavano ad affrontare, Maurelle era sempre accanto a loro.

“Siamo venuti appena abbiamo saputo dell’incontro” proseguì Ryker dopo aver sciolto l’abbraccio. Il loro ultimo anno alla Bramble’s Edge Academy era iniziato un paio di giorni prima. L’ansia che provava il ragazzo per salire sul trono una volta completato l’anno lo stava divorando, così come aveva fatto per settimane. Gli serviva un piano, e gli serviva subito. Aveva quindi colto l’occasione, decidendo di prendere parte a quell’incontro.

“Sono così contenta che siate venuti tutti. È un gran casino” rispose Shiloh quando lo prese per il braccio.

Ogni volta in cui Ryker era stato al bordello di sua zia si era accorto che c’era in sottofondo della musica lounge, e questa volta non era diversa. Brokk cinse le spalle di Maurelle con un braccio, cercando di celare il fatto che si stesse guardando attorno. Ryker ridacchiò quando notò che la ragazza diede una gomitata a Brokk prima di allontanarlo con un ghigno complice sul viso.

“Pensa al corpo perfetto di Maurelle e non vorrai più occhieggiare le altre femmine” disse Daine a Brokk.

Sol rise quando Ryker tirò a sé Maurelle che era ora rossa in volto e lo stava guardando male. Shiloh li stava osservando con un sorriso a trentadue denti. Era divertita tanto quanto loro.

“Ragazzi, avete scelto una femmina stupenda. Tranquilla, Maurelle. Sono gelosa della tua bellezza e delle tue curve. Il tuo aspetto è esotico e vero. Una combinazione che ti renderebbe molto famosa qui al Sinful Delight. Se non fossi già impegnata t’implorerei di venire a lavorare per me alla fine dell’anno scolastico”.

Maurelle restò a bocca aperta. Ryker ringhiò, e Daine e Sol annullarono la distanza che li separava, sistemandosi proprio dietro i due. “Mi sta bene condividere la mia compagna con loro tre, ma con nessun altro. I tuoi clienti non avranno mai un assaggio della nostra Maurelle”.

Maurelle gli accarezzò il petto, tranquillizzandolo. Il ragazzo abbassò lo sguardo su quello adorante di lei. “Dovremo lavorare sulla tua diplomazia, principe azzurro. Sono tua, e tu sei mio” lo rassicurò.

“Anche noi siamo tuoi, Elle” aggiunse Brokk.

Le coppie sui divani verdi e viola di velluto erano immerse nelle proprie attività, ma quella sul divano rosso sembrava in ascolto di ogni parola pronunciata dal gruppo. Ryker non aveva idea di chi fossero, ma decise che non gli piaceva l'attenzione che il maschio aveva rivolto a Maurelle.

“Dove si tiene l'incontro?” domandò alla zia.

Shiloh sollevò una mano ed una delle sue ragazze atterrò accanto a loro. La femmina slanciata indossava un abito rosso trasparente e nient'altro sotto. Ryker si era imposto di non guardarla volare dall'alto in modo da non vedere più di quanto avesse voluto. Inoltre non voleva che Maurelle pensasse che fosse attratto dall'altra femmina.

La ragazza atterrò di fronte a Ryker, ed il maschio notò immediatamente i capezzoli della Fae, ben in vista sotto al vestito trasparente. Lo spettacolo gli fece venir voglia di portare Maurelle in una stanza in cui sarebbe stata concessa loro un po' di privacy, per poter esplorare il corpo di lei con la propria lingua. Peccato che non fosse il momento adatto per farlo.

Shiloh si avvicinò alla ragazza dai capelli rossi e le ali azzurre splendenti, e le sussurrò qualcosa all'orecchio. La femmina annuì e si allontanò, sparendo oltre delle tende rosse di velluto.

“Vi andrebbe qualcosa da bene prima dell'incontro?” domandò Shiloh al gruppo.

“Del vino andrebbe benissimo, grazie” rispose Maurelle.

“Birra” commentò Ryker. Quest'ultimo non si sorprese quando gli amici ordinarono la stessa cosa.

Shiloh sollevò la mano, ed un'altra femmina in abiti succinti si affrettò accanto alla donna. "Per favore porta del vino e della birra con dei bicchieri alla stanza Aurora".

“Sì Signora, arrivo subito". La femmina si librò in volo ed atterrò dietro al bancone. Presto i Fae avrebbero volato ovunque. Ryker stava frequentando il terzo ed ultimo anno all’Accademia, e presto sarebbe salito al trono. Aveva in mente molti cambiamenti da apportare una volta rivendicato il proprio ruolo nel reame.

Gli tornò alla mente il campo di forza esteso sopra il territorio della scuola. Avrebbe rimosso lo scudo che friggeva le ali dei ragazzi che cercavano di scappare agli agenti? La sua reazione istintiva gli disse di farlo, ma avrebbe dovuto fermarsi a riflettere su ciò che avrebbe portato effettivamente giovamento al futuro dell’istituzione. Doveva formare un comitato affinché l’informassero su ciò che avrebbe aiutato a contenere gli studenti che acquisivano i poteri, ovviamente senza arrecare loro danno. Non era così semplice come credeva che fosse.

Shiloh li guidò lungo il corridoio. Ryker restò sorpreso quando la donna entrò nel proprio ufficio. I familiari cuscini con le frange ed il divano di velluto lo accolsero, dandogli sosta dalla pazza vita che stava conducendo.

Shiloh oltrepassò la scrivania e si diresse verso la libreria. La donna si fermò accanto ad un tomo dalla copertina nera di pelle. Le dita di lei ne accarezzarono con grazia il dorso. Solo quando il volume emise un flash di luce dorata, Ryker si accorse che la donna aveva disegnato una runa sul libro.

Seguì un tonfo, a cui si succedette il rumore della pietra che sfrega altra pietra. Il suono echeggiò nella stanza. Le mensole si spostarono e rivelarono una scala.

Maurelle prese Ryker per mano e strinse forte. Il ragazzo reciprocò il gesto di lei nel tentativo di rassicurarla che erano al sicuro con Shiloh. “Dove porta?” sbottò la propria compagna. L’esitazione nella voce di lei gli fece capire quanto fosse tesa. Non poteva fargliene una colpa. Era già stata tormentata a sufficienza per dieci vite.

“È un passaggio segreto” spiegò la donna. “I membri della ribellione s’incontrano in una stanza del piano interrato”.

“Intendi nelle segrete?” domandò Brokk nell’osservare con attenzione l’ingresso.

 

Shiloh rise e scosse il capo. “No. Intendo il piano interrato. Una volta era adibito solo alle fognature, ma quando ho acquistato il bordello ne ho ristrutturato una parte, in modo da potermici rifugiare. La chiusi quando gli umani presero il sopravvento e mia sorella e suo marito vennero uccisi. Sapevo che chi di noi voleva ribellarsi avrebbe avuto bisogno di un posto sicuro per incontrarsi”.

Prima che potessero scendere le scale, la cameriera li raggiunse in ufficio con un vassoio colmo della birra e del vino che avevano richiesto. Ryker si affrettò dalla ragazza e le prese il vassoio dalle mani. Prima che si potesse voltare, Brokk fece lo stesso con lui. Ryker inarcò quindi un sopracciglio in direzione del proprio amico, il quale si limitò a sorridergli prima di dirigersi lungo le scale.

“Perché l’hai fatto?” chiese Ryker ad alta voce prima di cedere il passo alla zia ed a Maurelle.

“Sei il Re, non un cameriere. Cose come questa rappresentano dei doveri per noi, non per te” rispose Brokk voltandosi brevemente verso Ryker.

Ryker sentì il petto stringersi, e lo raggiunse una sensazione difficile da sopportare. Era diverso dai propri amici. Lo giudicavano più importante di loro stessi. La cosa non poteva essere più lontana dalla realtà. I membri della Guardia reale erano tanto importanti quanto lo era lui, se non più rilevanti.

“Smettila, principe azzurro. Tu sei l’essere più importante di questo reame. Senza di te cadremmo tutti nelle grinfie di qualche Fae Oscuro” commentò Maurelle. Ryker non si era accorto che la ragazza si era fermata e che lo stava guardando da qualche scalino più in basso.

Non sono più importante senza di voi” ringhiò Ryker tenendo lo sguardo su Maurelle. Il ragazzo stava esprimendo i propri sentimenti, cercando di farle capire quanto lei fosse rilevante per lui. “Se dovessi perdervi non sarei più nulla. Non posso continuare questo viaggio senza di voi al mio fianco”.

Sol gli diede una pacca sulla spalla. “Non andiamo da nessuna parte, fratello. Prendiamo parte a questo incontro, così possiamo ideare un piano per scoprire lo stronzo dietro tutto questo”.

Ryker annuì e seguì la zia e Maurelle in silenzio. Poi fece scivolare la propria mano in quella di Maurelle ed intrecciò le dita con le sue. La temperatura scese di qualche grado nel percorrere la scala. A Maurelle vennero i brividi, ed il ragazzo si ritrovò a desiderare di avere con sé una giacca da farle indossare.

Si udì l’eco di diverse voci, quindi Ryker strinse lo sguardo nell’oscurità in modo da decifrare ciò che stavano per vedere. Sollevò la mano libera sulla quale generò una luce che fece volare più in là con l’ausilio del proprio elemento aereo.

“Sono i membri della ribellione, nella stanza più avanti. Ho realizzato ingressi segreti in diversi punti di Bramble’s Edge” lo informò Shiloh.

Il ragazzo annuì e la seguì verso la porta visibile più in là grazie alla luce emanata dall’interno della stanza. Il volume della conversazione aumentò, ed il ragazzo distinse la voce della propria madre.

Aumentò quindi il passo, e trascinò Maurelle con sé all’interno della stanza. Sol si affrettò dietro ai due, seguito da Shiloh e Daine. Brokk era già arrivato, e stava versando del vino in un calice che porse a Maurelle.

“Ryker” la madre che l’aveva allevato e cresciuto si trovava dall’altra parte del tavolo. “Avresti potuto dirmi che saresti venuto ad un incontro, figlio mio”.

“Mamma” la salutò lui dandole un bacio sulla guancia ed abbracciandola. “Odio doverti coinvolgerti in questo casino. Non posso rischiare di perderti”.

“Hai intenzione di presentarci?” esordì un maschio dal tavolo.

Galina lo lasciò andare e si voltò. “Lui è mio figlio, Oberon. L’erede al trono di Mag Mell”. I presenti trasalirono, e Ryker pregò silenziosamente che non ci fosse una talpa nel gruppo. Se così fosse stato, la sua vita sarebbe finita.

“Non percepisco l’identità reale” ribatté Oberon quando strinse lo sguardo su Ryker.

“Perché indossa un amuleto per mascherarla” annunciò Shineah quando entrò in stanza.

“Peridun” disse Maurelle abbassando il capo in segno di rispetto.

“Che bello vederti, Maurelle. Noto che ti sei aperta ad altri compagni. È un buon segno per il reame” Maurelle arrossì ed abbassò lo sguardo.

“Sono contento che tu sia qui” commentò Ryker cambiando argomento. “Spero che qualcuno qui sappia dire qualcosa sul leader del Consiglio. Credo sia lui il Fae Oscuro dietro la morte dei miei genitori”.

“Come possiamo esserne certi? Savelle ha fatto tutto ciò che ha potuto per proteggere il reame” esordì una femmina. Ryker l’aveva già vista a Bramble’s Edge. I suoi occhi rosa erano peculiari per una Fae.

“Ci ha fatto vedere ciò che vuole che noi vediamo, Phoebe” rispose sua mamma, Galina. “Ho sempre percepito qualcosa di sbagliato in lui, ma davo per scontato avesse a che fare con il fatto che aveva perso la sua compagna quarant’anni fa. È stato lui a ordinare il rapimento della compagna di Ryker e della sua prima Guardia”.

Nella stanza piombò il silenzio, e gli sguardi di tutti furono su Maurelle e Brokk. La ragazza spostò il peso da un piede all’altro e si posizionò dietro a Ryker. Oberon incrociò le braccia al petto.

“Il maschio che sembrava essere al comando quando ci hanno torturati indossava una maschera marrone di Hob. È anche quello che è scappato. Dobbiamo trovarlo ed eliminarlo” commentò Brokk prima di finire la birra che stava bevendo.

“Lo elimineremo presto, in modo che non rappresenti un rischio per Ryker” aggiunse Sol.

“E gliela faremo pagare per aver fatto del male a Maurelle. Nessuno la fa franca se la fa sanguinare” promise Daine.

Ryker desiderava vendetta quanto lo voleva Daine. Era per questo che voleva così tanto trovare quel tizio? No. Era perché si rifiutava di far soffrire ulteriormente il proprio popolo. Chiunque fosse quel Savelle era malvagio e voleva controllare l’intero reame. Si trattava di qualcosa che aveva fatto per quasi due decenni, facendo sembrare che fossero stati gli umani ad appropriarsi di tutto ciò che serviva ai Fae.

“La pagherà” promise Ryker. “Per tutto ciò che ha fatto. Dobbiamo sapere dove si trova, ma anche che ruolo abbiano gli umani nel suo piano. Dall’esterno sembra che siano loro a gestire il reame. Hanno rubato le terre che appartenevano di diritto ai Fae. È per questo che siamo deboli come non lo siamo mai stati”.

“Ci ha estirpati delle nostre aree in modo da essere l’unico ad avere accesso agli elementi presenti lì. Così, non solo noi ci siamo indeboliti, ma lui è diventato più forte. Si trovava nella posizione perfetta per utilizzare delle pozioni per controllarci a proprio vantaggio. Questa cosa finisce adesso. Non saremo più relegati nel ghetto”.

“Come possiamo farlo se gli umani lo supportano?” domandò Shiloh. “Lo voglio più di qualsiasi altra cosa, ma non voglio che tu resti ferito o peggio. I tuoi genitori volevano che tu vivessi”.

“Per questo sono qui. Ho bisogno del vostro aiuto” ammise Ryker.

I membri del gruppo si guardarono a vicenda, quindi Phoebe prese l’iniziativa. “Uno di noi si deve infiltrare nel Consiglio. Considerata la perdita dei membri ne dovranno convocare altri. Nessuno è felice del fatto che gli umani continuino ad occupare le nostre terre. Savelle dovrà arrendersi quando inizieremo ad avanzare delle richieste”.

“Speri che lo faccia. Ma forse non gli servirà più un Consiglio” commentò Maurelle. “È in grado di manipolare la mente della maggior parte della popolazione, ed il nostro gruppo ridotto non ha possibilità di vincere contro gli umani. Di cui la maggior parte sono innocenti”.

Galina annuì. “Hai ragione, ma è l’unico modo in cui possiamo cominciare. Se vogliamo riprenderci il reame con il minimo dei danni ci servono ulteriori informazioni circa la dinamica delle cose”.

“Stai dando per scontato che riusciremo a rimuovere gli umani dal reame quando Ryker salirà al trono. Hanno armi da fuoco che ci possono annientare senza troppo sforzo” aggiunse Oberon dando un’alzata di spalle.

“Stai suggerendo di non fare niente?” ribatté la mamma di Ryker.

Il ragazzo si portò la mano in tasca e vi estrasse il talismano datogli da Shineah. Quindi lo porse a Maurelle. “Basta” esclamò lui. I presenti rimasero subito in silenzio, e portarono tutti lo sguardo su di lui. Ryker allargò le proprie ali rosse e nere, ed incrociò le braccia al petto.

“Chi vuole infiltrarsi nel Consiglio? Porteremo avanti questo piano. Non possiamo restare fermi. Ci sono molte incognite, ma ciò che so è che Savelle verrà eliminato, e i Fae ricostruiranno il loro reame in modo da portarci più beneficio”.

“Cercherò una pozione” gli disse Oberon.

“Posso farlo anch’io” commentò un maschio dagli occhi color ambra e dalle ali dorate e color granata.

“Sei sicuro, Devon? Ci servi in una posizione di controllo nei confronti delle forze dell’ordine” gli chiese Galina quando si allungò verso un calice vuoto, con l’intento di versarsi del vino. Ryker l’anticipò, servendole il vino e porgendole il calice. La donna gli sorrise e gli accarezzò una guancia con la mano, come a volergli ricordare quanto gli avesse voluto bene per tutta la sua vita.

Ryker doveva ringraziare Galina poiché l’aveva cresciuto facendolo diventare il maschio forte e determinato che era. La donna aveva dedicato la propria vita a lui, ed il Fae avrebbe fatto in modo di assicurarsi che la propria madre avrebbe avuto una vita migliore da quel momento in poi. Si meritava di vivere nel lusso; il ragazzo era però al corrente che Galina non avrebbe mai voluto una vita simile se gli altri non avessero avuto il necessario per sopravvivere.

“Manterrò la mia posizione, nonostante lui molto tempo fa mi chiese di unirmi al Consiglio. Non capii perché, quindi all’epoca mi rifiutai. Adesso non posso fare a meno di chiedermi se avessi invece percepito qualcosa del genere” ammise Devon.

“Dobbiamo collaborare per fare in modo che Ryker prenda il potere” li informò Shineah. “Il destino del nostro reame è nelle nostre mani. Raccogliete quante più informazioni possibili in modo da essere pronti per aiutare quando verremo chiamati”.

Il gruppo accettò il piano, e Ryker abbracciò Maurelle quando si rese conto della loro posizione precaria. Odiava che la propria compagna e Guardia reale fossero al centro della questione. Erano più in pericolo di quanto lo fossero stati durante l’anno precedente, quando erano quasi morti per mano dei suoi nemici.

Se solo Ryker avesse potuto fare questa cosa da solo. Shineah incrociò lo sguardo di lui e scosse il capo. ‘Hai bisogno di loro. Fallirai se cercherai di affrontare Savelle senza i tuoi alleati al tuo fianco’.

A Ryker vennero le vertigini quando la Peridun comunicò telepaticamente con lui. Sapeva che la donna aveva ragione. Ciò non rendeva però il tutto più facile da accettare. A prescindere da qualsiasi altra cosa, Ryker avrebbe fatto tutto il possibile per assicurarsi che i suoi alleati fossero al sicuro quando sarebbe giunto il momento. La priorità era trovare il Fae Oscuro ed eliminarlo. E non vedeva l’ora di farlo.

Capitolo Due

Maurelle si spostava avanti e indietro nella stanza dei ragazzi. Il loro terzo ed ultimo anno aveva avuto inizio poco tempo prima. La Fae credeva che dopo tutto ciò che avevano passato sarebbe stata in grado di gestire quello che avrebbero dovuto affrontare.

La ragazza si ritrovava invece con i nervi a fior di pelle, e si sentiva come se stesse per vomitare. Nelle due settimane precedenti non aveva avuto appetito, e non riusciva a dormire. Doveva fare qualcosa al riguardo. Non avevano fatto progressi nel trovare Savelle e nemmeno nell’infiltrarsi nel Consiglio.

“Non mi sorprende che il bastardo non stia facendo nulla per rimpiazzare i membri persi del Consiglio. Ha quello che gli serve. Il controllo sulla maggior parte del reame. Quelli per cui lui non tira le fila possono morire. Perché far entrare membri sconosciuti nella mischia? Dovrebbe accaparrarsi la loro simpatia” disse Daine. Questi sedeva sul divano, sfogliando le pagine del loro libro di storia.

Brokk mise da parte il libro e si appoggiò con i gomiti alle ginocchia. “Già, ma potrebbe anche usare le sue pozioni sui nuovi membri. Sta perdendo il controllo dei suoi adepti. Non sarà in grado di resistere ancora a lungo. Di sicuro lo sa”.

 

Ryker scosse il capo ed afferrò la mano di Maurelle quando la ragazza gli camminò accanto. “Non è detto. Ha perso un po’ di terre, ma non tante. Ci siamo presi i membri del suo Consiglio, ma non siamo riusciti a rimuovere la pozione che influenza la scuola. Savelle ha già infettato la maggior parte della popolazione Fae, e ha il dominio sugli umani. Non abbiamo nemmeno toccato uno di quei gruppi”.

Maurelle sospirò e decise di dover condividere la propria opinione, e pensò che avrebbe anche dovuto fare delle ricerche, dato che il loro ultimo anno aveva avuto inizio qualche settimana prima. Non avevano ancora ricevuto notizie dai membri della ribellione che si sarebbero infiltrati nel Consiglio per raccogliere informazioni sul loro nemico. Savelle, che gran pezzo di merda di Fae Oscuro.

“Siamo in inferiorità numerica, e non avremmo un impatto importante nemmeno se riuscissimo ad uccidere Savelle” sbottò lei, guardando ogni ragazzo negli occhi. Maurelle si era ritrovata a tenere a quei quattro maschi molto più di quanto riteneva possibile. Non si sarebbe mai immaginata di avere un vero compagno, figurarsi quattro. La Fae aveva però intenzione di accettare che quella fosse la propria realtà.

“In che senso?” domandò Sol. Era il cervellone del gruppo. Aveva analizzato la loro situazione tanto quanto l’aveva fatto Maurelle.

“Nel senso che se eliminassimo il Fae Oscuro dovremmo comunque neutralizzare gli umani e distruggere ciò che lui ha fatto. Si tratta di un compito mastodontico per un nuovo Re”.

Quando Maurelle finì di parlare, Ryker inclinò il capo e la fissò per diversi secondi restando in silenzio. La ragazza provò un forte desiderio di divincolarsi e giocherellare nervosamente con le proprie dita. Avrebbe dovuto dirgli che credeva in lui. Aprì la bocca per farglielo sapere, ma le parole di lui gliela fecero chiudere.

“Hai ragione. È una delle cose di cui non ho ancora discusso né con voi, né con mia mamma, né con Shineah. Devo ancora trovare una soluzione”.

“Ho un’idea” ammise lei.

“Se si tratta di rendere Sol il mio consigliere, sono d’accordo” commentò Ryker.

“E io? Potrei essere io il tuo consigliere” si lamentò Brokk. Maurelle scoppiò a ridere e gli rivolse un ghigno.

“Sappiamo tutti che Sol è quello più adatto a ricoprire quel ruolo. Ma non è ciò che avevo in mente. Nonostante credo che debba succedere in futuro. Ciò a cui stavo pensando riguarda il ritorno alle dinamiche di secoli fa”.

“Quali dinamiche?” domandò Sol. “Ti riferisci a quando i membri del Consiglio provenivano da dinastie reali?”

“No. Penso che dovremmo ristabilire le giurisdizioni. Sarebbe il modo migliore per mantenere l’ordine in varie aree, promuovendo lo stato migliore del nostro reame”.

Daine, che stava già sfogliando il libro di storia, cercò ciò a cui si riferiva Maurelle. “Cosa intendi per giurisdizioni? Mi ricordo di aver letto qualcosa al riguardo, ma non mi è restato in mente nulla di specifico”.

“Mi ricordo che mia mamma mi raccontava storie risalenti a molto prima della sua nascita, di quando il reame era diviso in base ai poteri elementali” disse Ryker nell’accarezzare il braccio di Maurelle.

Quest’ultima dovette sforzarsi di concentrarsi sulla discussione che aveva iniziato ad ignorare causa l’eccitazione provocata dal tocco di Ryker. Da quando aveva incontrato quel maschio, egli aveva riacceso il bisogno nel corpo di lei. Nessuno aveva mai sortito un tale effetto sulla Fae, la quale era eccitata e vogliosa ogniqualvolta lui le si trovava accanto. In quel momento avrebbe adorato scoparsi lui e gli altri. Il suo centro si contrasse. Aveva bisogno di Ryker in lei.

Scosse il capo quando accantonò i propri pensieri impuri per concentrarsi sul problema del momento. Avevano bisogno di un piano, in tal modo avrebbero potuto godersi i momenti intimi senza troppe preoccupazioni. “Le giurisdizioni elementali gestivano diverse sezioni del reame, mentre il Re le riuniva tutte, facendo sì che funzionasse tutto senza troppi problemi”.

“Giurisdizioni elementali?” domandò Ryker.

“Già. Sono state menzionate di sfuggita un giorno a lezione, e dopo tutto ciò che è successo ho iniziato a fare delle ricerche su come veniva gestito il nostro reame. Mag Mell era suddivisa in giurisdizioni Estate, Autunno, Inverno e Primavera. Il Grande Re e la Regina univano le quattro diverse sezioni e mantenevano la pace”.

“Credo di averne sentito parlare” disse Brokk. “La giurisdizione Autunno è collegata con l’elemento del fuoco, se non ricordo male”.

Maurelle annuì. “Esatto. La giurisdizione Primavera è gestita dall’elemento della terra, quella Inverno viene alimentata dall’elemento d’acqua, mentre quella Estate è relazionata ai Fae di aria”.

“Capisco come mai la maggior parte di esse siano collegate ai relativi elementi, ma perché la giurisdizione Autunno è alimentata dal fuoco? Non dovrebbe essere l’aria a collegarle tutte?” commentò Brokk.

Ryker ridacchiò. “No. Quello tocca a me. L’identità reale le include tutte, ed è l’unica in grado di comprenderne così tante”.

“Il fuoco elimina ciò che resta della vita dopo l’Estate, e la Primavera sboccia in preparazione alla piantumazione. Rende più semplice il raccolto. I Fae della giurisdizione Autunno si dilettano nell’esprimere tutte le loro emozioni nonostante le conseguenze. Tendono inoltre a specializzarsi nel mutaformismo e nella magia di sangue. Quando l’ho letto mi è venuto in mente mio padre. La giurisdizione Inverno è ovviamente collegata con l’acqua. Quest’ultima rappresenta infatti un elemento chiave in diversi aspetti. Coloro i quali sono nati con tale elemento si concentrano sulla stasi, sull’ibernazione e sul periodo di recupero fra la morte e la rinascita. I Fae della giurisdizione Inverno tendono a specializzarsi in magie ed incantesimi d’influenza. Si, a noi viene naturale, ma risulta amplificato per chi fa parte di questa giurisdizione. In alcuni passaggi viene menzionata la magia delle ombre collegata alla giurisdizione Inverno, ma non ho trovato abbastanza per verificarlo”.

“E le altre? Come sono?” domandò Ryker. “Se devo considerare il ristabilire queste dinamiche di potere nel reame devo comprenderle tutte”.

“I Fae della giurisdizione Estate hanno interessi che variano quando si tratta della magia. Generalmente evitano gli incantesimi oscuri a meno che non sia assolutamente necessario. La giurisdizione Estate e coloro che vi nascono, si concentra sul mantenimento, la salvaguardia e la prosperità. In base a ciò che c’è scritto qui sembra che siano incentrati sulla luce e sulla vita. Questa mi ricorda Calla. Infine la giurisdizione Primavera e coloro che vi nascono, si concentra sulla creazione ed il ripristino della natura fragile caratteristica della nuova vita. Pensate ai fiori e agli alberi. I Fae della giurisdizione Primavera tendono a specializzarsi nella magia verde e guaritrice. Sembra che abbiano dato inizio al campo medico dei Fae. Possiamo ringraziarli per aver sviluppato dei metodi per aiutarci a guarire”.

“E c’era un’intera struttura di potere per ognuno di questi sistemi? Non mi sembra ne valga la pena. Perché gestire tutti questi Fae diversi quando posso dir loro cosa fare?”

Maurelle restò a bocca aperta. Credeva che Ryker fosse diverso dai suoi antenati che avevano abolito tale sistema secoli prima. Da ciò che aveva letto sembrava fosse stato ciò a fare in modo che il Fae Oscuro riuscisse ad inscenare un assassinio e prendere il sopravvento su Mag Mell.

“Come puoi dire una cosa del genere?” protestò la ragazza portandosi una mano al petto.

“E dai, cuore impavido. Sarebbe un tale impegno per me. Non è che io voglia tutto il potere per me. Solo non voglio dover ricoprire il ruolo del pacificatore per una manciata di Fae fatti di potere” rispose Ryker.

Maurelle si allontanò da Ryker e si avvicinò a Daine, che si trovava dalla parte opposta del divano. “È esattamente ciò che il tuo bis-bis-bis-nonno disse quando fece uccidere i Re e le Regine. Non desiderava più dover gestire i loro disaccordi, o qualcos’altro di altrettanto ridicolo. Guarda cos’è successo ai suoi discendenti”.

“Ha senso” commentò Sol. “Devi considerare il quadro completo. Mi sono chiesto come i tuoi genitori siano stati uccisi dal Fae Oscuro. Direi che questa mossa indebolirebbe il sistema, mettendo a dura prova le risorse del palazzo”.

“E poi c’è un motivo se Elle l’ha suggerito” aggiunse Brokk. “Ha a cuore i tuoi interessi. Perché non provi a darle ascolto?”

Ryker spostò lo sguardo dai suoi amici alla propria compagna, gli occhi di lui lei cauterizzavano l’anima. Maurelle percepiva il disagio di lui, ed anche la vergogna che provava per averla contrastata. L’incertezza del Fae era un altro fattore che la ragazza era in grado di percepire grazie al loro legame. “Non intendevo farti pensare che la tua idea fosse priva di fondamento. Cosa ti ha fatto credere che si tratti di un’opzione fattibile? Se ti conosco bene quanto credo, so che non l’avresti proposto se non avessi ritenuto che si sarebbe rivelato utile”.

Maurelle gli rivolse un ghigno quando si appoggiò a Daine, sentendo il calore di quest’ultimo sulla schiena. Le braccia di lui le erano attorno ai fianchi, eccitandola ulteriormente. Non era però il momento adatto. La Fae si concentrò quindi sulla discussione che stavano intrattenendo, e spiegò ciò a cui stava pensando. “Il reame non assomiglia per niente a ciò che era quando era in vigore tale dinamica. Gli umani risiedono e comandano in tutte le aree del reame tranne che a Bramble’s Edge. Le giurisdizioni gestivano gli aspetti della vita di tutti i giorni, fornendo ad ogni Fae elementale le condizioni ideali specifiche per i loro bisogni. Ciò non rappresenta un problema, dato che noi incrociamo diversi poteri, gestendo più elementi, ma le giurisdizioni servono comunque. Possono aiutarci a riprenderci le nostre terre dagli umani. Siamo troppo pochi per gestire un’impresa del genere”.