La Notte Oscura Dell’anima

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Un altro giorno

Inizia finalmente ad albeggiare ed i primi raggi di sole mi illuminano il viso, mi sveglio. Dopo il risveglio raccolgo le energie e lentamente mi alzo, faccio gli esercizi mattutini e poi decido di fare un bagno. Così, vado subito verso il bagno della mia capanna improvvisata. E mi preparo. Mi svesto velocemente, prendo il sapone e immergo il mio corpo nell'acqua fredda. Quella sensazione di freddo mi ricorda la notte appena trascorsa. Analizzando Attentamente l'ultima sfida, finisco per concludere che la scoperta dell'origine della notte oscura dell'anima e l'esatto significato del termine orgoglio mi hanno fatto capire molto, perché la gente affonda e rimane avvolta dalle nubi oscure. Il mio modesto parere è che la maggior parte di loro sono strettamente legati al proprio ego ed al mondo materiale. Questo li porta a non vedere gli errori che commettono tutti i giorni ricercando il potere, la ricchezza, l'ostentazione sociale e abusando della vanità. Col passare del tempo, la situazione spirituale di questo tipo di persone diventa ancora più complicata perché continuando a sbagliare non sono più capaci di pentimento e perdono.

Con il passare del tempo la situazione spirituale di questo tipo di persona si complica sempre di più perché continuano ad errare senza essere capaci di pentimento e perdono e le conseguenze non finiscono qui. Gradualmente le nuvole della notte oscura si addensano e la loro influenza va ad intaccare i sentimenti altrui. Un passo in più e la persona finisce sul baratro di un abisso spirituale senza ritorno: marginalità, atti riprovevoli, crudeltà e mancanza di etica verso gli altri. In quel preciso momento se non c’è un intervento Divino o angelico la notte oscura potrebbe addirittura condannarli per sempre. Sebbene ci sia sempre un barlume di speranza ovunque ci sia la vita, ci sono già stati in passato casi di cuori resistenti salvati all’ultimo momento. Uno di questi è colui che venne crocifisso vicino a Cristo, che prima del martirio chiese il perdono e chiese a Gesù di ricordarlo una volta giunto alle porte del suo regno. Così Gesù, nella sorpresa collettiva gli promise: ti garantisco che sarai con me in Paradiso oggi, questa reazione del Maestro mostra la grandiosità di Dio e la forza del perdono che affronta l’influenza della notte oscura.

Dimentico tutte le ansie e le preoccupazioni e mi concentro solo sul bagno, rimuovo completamente lo sporco, mi insapono e mi risciacquo ancora una volta. Quando sono pronto prendo un asciugamano, mi asciugo, mi metto addosso dei vestiti puliti ed esco infine dal bagno. Uscendo mi imbatto nientemeno che nel guardiano, la quale mi dice:

– Buongiorno, figlio di Dio. Mi inviti a fare colazione? Passavo di qui ed ho deciso di farti una visita per sapere come fosse andata questa notte.

– Certamente, vieni con me?

Il guardiano annuisce e ci avviamo velocemente verso la cucina, appena arriviamo le porgo uno sgabello e comincio a servirla, lei si siede e continuiamo la nostra conversazione:

– Guardiano, la seconda sfida è vicina?

– Lo è, sarà questo pomeriggio. Ma prima di tutto raccontami della tua esperienza nell’ultima sfida, voglio essere certa che tu abbia compreso abbastanza da poter accedere alla tappa successiva.

– All’inizio sono partito verso ovest, pensando che la sfida avesse a che fare con la grotta miracolosa dove sono diventato il veggente, comunque appena arrivato là ho realizzato di essere nel posto sbagliato e così mi sono avviato in un’altra direzione. Stavolta verso il lato nord della cima ed un attimo dopo, abbandonando la strada ho visto quattro percorsi, come sua signoria mi aveva preannunciato. Percorsi che rappresentano la luce pura, il pentimento, la passività e la notte oscura dell’anima. Come per ogni altra prova affrontata nella vita ho raccolto le mie energie e saggezza per svelare i misteri di ognuno di questi percorsi. Sono giunto ad alcune conclusioni: il cammino della luce pura appartiene a coloro che si sottomettono al volere del Padre e provano con la Fede a portare a termine la missione alla quale erano stati destinati. Questo percorso è comunque il più difficile di tutti, perché il mondo offre alternative più semplici per il corpo e l’anima, costringendo molti a rinunciare. In breve si tratta di un percorso di denuncia e decisioni, così come il percorso del pentimento che è rivolto a coloro i quali hanno abbastanza umiltà per riconoscere i loro errori, perfino quando la situazione è vicina al punto di non ritorno. È qui che si trova il miracolo della rinascita e dopo aver affrontato questo percorso le persone potranno godere di una vita piena e felice. Per quanto riguarda il percorso della passività, questo rappresenta l’indifferenza di tutti coloro che hanno commesso dei crimini, ma non si sentono del tutto colpevoli. La notte oscura per questi tipi di persone è generalmente fatale. Per esperienza personale posso affermare che è più difficile cambiare una persona passiva piuttosto che creare nuovi mondi. Infine il percorso della notte oscura dell’anima rappresenta il momento del distacco da Dio, pensando solo ai nostri interessi e vanità. Dipende dai casi, ma l’oscurità può condannare irrimediabilmente gli individui. È il percorso della conoscenza e della rivelazione ed io ho optato per questo, in quanto era la scelta più giusta al momento. Dopo averlo scelto ho visto una donna sulla riva di un lago, mi salutava con la mano, ci siamo avvicinati e lei mi ha spinto nell’acqua. Questo incontro si è trasformato in un viaggio nei tempi andati, quando gli esseri umani non erano nemmeno consapevoli che sarebbero esistiti, rivelandomi il mistero di cui pochissimi sono a conoscenza. Con questa rivelazione i miei sensi sono stati stimolati a conoscere le cause prime dell’oscurità: l’orgoglio e la sete di potere. Nello specifico l’orgoglio rende l’uomo auto-sufficiente, portandolo quasi alla perdizione, essendo auto-sufficiente l’uomo crede di non avere più bisogno di Dio per raggiungere i suoi obiettivi e si considera l’unico maestro, artefice del proprio destino. Senza considerare queste caratteristiche l’orgoglio è il capostipite di una serie di peccati che finiscono per contaminare l’intero animo umano, tramite i quali la notte oscura diviene ancora più forte.

– Splendido. Lo sapevo che saresti stato in grado di capire la questione fino in fondo. Ad ogni modo stai attento, non è altro che l’inizio, la notte oscura dell’anima include molti altri aspetti che ancora non padroneggi, sii saggio in ogni situazione e ricorda che tranne te nessuno l’hai compreso a parte il Maestro. Dopo tutto quello che mi hai raccontato credo che tu sia pronto per passare alla seconda tappa.

– Per quanto riguarda la nuova sfida, come dovrei agire per uscirne vincitore?

– Dovresti cercare un posto sulla cima della montagna chiamato “Abisso del pentimento”. Se agirai in modo cauto e saggio vincerai ancora e giungerai alla conoscenza del secondo peccato capitale, ma stai in guardia, solo i cuori completamente puri non verranno scalfiti dal fuoco dell’abisso. Se fallirai sappi che la tua anima sarà irrimediabilmente catturata e nessuno sarà in grado di salvarti.

– Grazie del consiglio ma io credo in me. Sono completamente certo che riuscirò ad uscirne vincitore nonostante stia per correre tutti i rischi del caso.

– Eccellente. Vedo che sei pronto, ammiro la tua determinazione per la ricerca della conoscenza. Sebbene ti debba far presente che c’è un prezzo da pagare e che niente avviene per caso. Se avrai successo in tutte le tappe del percorso, il mistero della notte oscura ti sarà svelato e questo ti aiuterà moltissimo nella tua carriera. Ora ti voglio solo augurare buona fortuna e dirti arrivederci a presto.

Dopo aver detto questo il guardiano mi saluta e in un lampo scompare dalla mia vista. Da allora il silenzio scese sulla mia umile capanna rendendomi pensieroso. Come superare questa nuova sfida? Sarà forse più pericolosa della prima? Cos’è esattamente questo posto chiamato Abisso del pentimento? Ci sono cosi tante domande senza risposta che mi lasciano un attimo frastornato. Finisco la mia colazione dopodiché proverò a passare la maggior parte della mattinata riflettendo sulla migliore strategia da adottare in questa situazione. Dopo aver preso la mia decisione mi riposerò per un po’ prima di affrontare la nuova sfida.

Avidità

Finalmente giunge il pomeriggio e il caldo soffocante mi sveglia dal mio sonno ristoratore. In questo momento guardo il mio orologio da taschino e mi rendo conto che il momento della sfida si sta avvicinando, quindi mi alzo con l’intento di uscirne vincitore. Con questo pensiero fisso nella mia mente esco dalla capanna a passi svelti cercando di trovare il percorso migliore per raggiungere l’oscuro abisso del pentimento. L’ultima volta sono stato ad ovest e a nord per questo motivo queste opzioni sono da scartare. Pensandoci su un attimo decido di avviarmi in direzione sud stavolta. Decisa la direzione inizio il mio cammino e comincio a prepararmi mentalmente per quello che sarà un impatto inevitabile con forze misteriose, per il quale devo mantenere cuore e anima puri in vista di questa sfida. Cosa avrei trovato in questo pericolosissimo posto? Non ne avevo la più pallida idea. La sola cosa di cui ero certo era che avrei dovuto compiere ogni sforzo possibile per assorbire la conoscenza necessaria che mi facesse capire l’enorme complessità della notte oscura dell’anima e non era di certo un compito facile.

Continuo il mio percorso per qualche minuto nella direzione scelta ma non trovo ancora niente. Era davvero la direzione giusta? Dopo tutto dovevo coltivare la mia pazienza. Decido di perseverare con quel percorso, ma mi fermo per un pochino a riposarmi. Ne approfitto per sedermi su quel terreno così duro e secco ed immediatamente mi tornano alla mente gli avvisi della Signora guardiano: quelli del passato e quelli nuovi. Riflettendo su ognuno di essi giungo alla conclusione di essere sul percorso giusto così la mia fiducia nei miei poteri e nei miei istinti si riaccende.

 

Mi alzo e vado avanti a camminare nella direzione che avevo scelto. Dopo pochi passi appare un segno: una freccia che punta verso la mia destra con scritto il nome del posto che stavo cercando: “Abisso del pentimento”. Questa bella notizia mi confonde per un attimo, in quanto non mi sarei aspettato di trovare il posto che cercavo in modo così semplice. Decido di seguire subito la via indicata dalla freccia.

Che sta succedendo? Era forse un inganno? Un considerevole lasso di tempo è già passato da quanto mi sono avviato su questo percorso sulla destra e non ho ancora trovato niente. Non demordo e proseguo e dopo ancora pochi passi raggiungo la punta della cima, dove sembra esserci solo il vuoto. Senza alcuna alternativa decido di sedermi e pensare ad una nuova strategia. Come ricominciare da capo? In quel singolo istante non ne avevo assolutamente idea, mi sentivo perso, desolato e abbandonato. Seppure contro la mia volontà, il mio autocontrollo acquisito in passato stava scomparendo completamente e le ansie e la paura stavano riaffiorando, nonostante la mia recente evoluzione. Per qualche istante rimango immobile, fino a quando qualcosa di completamente nuovo accade: la base della montagna inizia ad oscillare, le forze gravitazionali vengono chiamate in causa di nuovo ed in un lampo la donna incontrata nella prima sfida compare ancora. Inizia subito a parlarmi:

– Sai come scoprire i misteri dell’abisso del pentimento? Penso di poterti aiutare ancora.

– Come? Non vedo nessun abisso qui.

– Non essere sciocco. Un mortale per entrare nell’abisso deve prima essere disincarnato.

– Intendi dire che devo morire? Non intendo assolutamente morire, Sono ancora troppo giovane ed ho un’intera vita davanti.

– Non intendo questo. Il tuo corpo non morirà letteralmente, solo la tua anima lo abbandonerà per alcuni momenti in modo che tu possa riuscire a contemplare l’abisso ed ottenere le informazioni necessarie. Vuoi giungere alla conoscenza? Quindi paga il prezzo per essa.

– Perfetto, fai ciò che è necessario.

Delicatamente, la strana donna mi fa sdraiare e brividi di freddo mi avvolgono tutto il corpo. In quel momento, cerco di mantenere la calma, nonostante i dubbi che provavo nel mio cuore. Senza preoccuparsi di me, la donna inizia un rituale e mette le mani sulla mia testa. Di conseguenza, sento onde di energia su tutto il corpo e lentamente inizio a prendere sonno. Dopo pochi secondi, sono completamente rilassato e il mio spirito con un sussulto si stacca dalla carne. Lasciando il corpo comincio a fluttuare e a volare senza limiti. La sensazione provata è così bella che mi domando se valga davvero la pena di continuare a vivere. Rimango un altro po' approfittando della libertà, fino a quando un tunnel compare sotto di me e mi risucchia violentemente. Incapace di resistere, precipito in un buco profondo, per un tempo indefinito e alla fine raggiungo una grande camera nel mezzo alla quale c'è una porta misteriosa. Come arrivo si apre immediatamente e un angelo viene fuori e mi rapisce senza che io abbia alcuna possibilità di difendermi. Dopo un viaggio rapido mi ritrovo in una stanza, appena entro nella stanza scorgo una persona che mi aspetta. L'angelo ci lascia soli e con uno sguardo pieno di pietà implora:

– Toccami e scoprirai tutto ciò di cui hai bisogno.

Pieno di compassione, rispondo alla richiesta disperata e nel preciso istante in cui lo tocco, alcune visioni cominciano a prendere forma, inquietando i miei sensi. Comincio a vedere l'oscurità, il sole, delle luci e degli schermi di denso fumo. A poco a poco tutto diventa chiaro ed inizia la visione di una storia.

"Ryan era un uomo d'affari di successo nel settore tessile, sposato con tre figli meravigliosi, Christian, Andrel e Marta. La situazione familiare era normale, ma non tutti apprezzavano i suoi aspetti etici. Ad esempio gli atteggiamenti inflessibili da comandante, la sua intolleranza estrema verso le minoranze etniche e razziali ed il comportamento detestabile verso mendicanti e bambini di strada. Avendo un temperamento così irascibile, non ci fu niente di strano nel modo in cui si comportò un giorno. In quell'occasione, Angelo bussò alla porta, raccontando che stava passando un momento disastroso della sua vita ed, infine, chiese dei soldi per comprare qualcosa da mangiare o anche una cena per saziare la sua grande fame. Di tutta risposta, Ryan andò su tutte le furie e gli disse che lui non era e non sarebbe mai stato il padre dei poveri e sbatté la porta senza nemmeno una parola di conforto verso quell'uomo sofferente. Angelo si rivoltò contro quell'uomo tanto ricco e in un momento di disperazione lanciò una maledizione su Ryan. Anni dopo, Ryan, che non aveva ancora cambiato idea si ammalò seriamente e pur combattendo la malattia con tutte le sue enormi risorse non fu in grado di sfuggire alla tanto temuta morte. Al suo arrivo nel mondo spirituale venne giudicato e senza alcuna possibilità di difesa venne irrimediabilmente condannato alla sua notte oscura. Senza nessuna speranza, discese nell'abisso dove fu punito giorno e notte (senza sosta) per gli errori commessi nella vita, mentre Angelo, se ne andò in cielo.

Quest'ultima visione finisce e subito il mio corpo viene riempito dalle conoscenze necessarie. Non appena mi riprendo, La persona nella stanza mi dice addio chiedendomi un favore: Voglio che sia tu a diffondere la mia storia per il mondo, perché non voglio che i miei figli finiscano a soffrire le pene che sto soffrendo io in questo posto. Gli prometto di rispettare il patto e alla fine se ne va. L'angelo riappare nella stanza e mi prende con sé per la seconda volta, molto velocemente raggiungiamo la stanza vicino alla porta. Allo stesso tempo, una forza mi spinge verso l'alto e quando riprendo conoscenza sono di nuovo nel mio corpo, in cima al monte Ororubà.

Riflessioni sulla sfida

Cerco di alzarmi, ma lo sforzo sovrumano che ho appena fatto me lo impedisce. Pieno di curiosità, mi guardo intorno in cerca della strana donna che mi ha aiutato in queste due sfide, ma non riesco a trovarne traccia. Chi era esattamente? Quali poteri possedeva? L'unica cosa di cui ero sicuro era che lei aveva dimostrato di essere un meraviglioso strumento del destino, con l'obiettivo di aiutarmi nella ricerca di una così ardua conoscenza. Mi scordo momentaneamente della donna e cerco di alzarmi per la seconda volta. Il corpo prova a resistere, ma con un piccolo sforzo in più finalmente ci riesco. Dopo essermi alzato, riesco a pensare meglio e ad assimilare completamente le conoscenze rivelatemi nell'abisso. Quando mi sento pronto, inizio il cammino di ritorno verso la mia dimora temporanea. A metà strada l'ombra di quella triste storia inizia a turbarmi e decido di rifletterci con freddezza. Ryan è l'esempio più lampante del fatto che i ricchi corrano gravi rischi per quanto concerne la salvezza. Questo perché la ricchezza e il potere si portano appresso l'agiatezza e lo status quo, ma richiedono anche responsabilità e distacco dalle cause sociali. Un altro esempio, tratto dalla bibbia, è quello che mostra l'avidità di un ricco e le condizioni disumane del povero Lazzaro. Il finale è lo stesso della storia di Ryan e Angelo. Analizzo i due casi insieme ed arrivo alla conclusione che l'avidità è un potente "veleno" per l'anima. I personaggi cambiano, le situazioni sono diverse, ma per coloro che alimentano l'avidità c'è una fine sempre tragica: La notte oscura condanna un'altra vittima a perire nel buio esterno. Come fare per cambiare questa triste realtà? La risposta è forse più facile di quanto possiamo immaginare. Tutto ha a che fare con il percorso dell'evoluzione, un cammino che va verso il Padre. Che richiede opzioni e scelte difficili che davvero in pochi sono disposti a compiere.

Penso che il mondo sarebbe migliore se avesse seguito i buoni esempi che la storia gli ha dato: Gesù Cristo, San Francesco d'Assisi, Martin Luther King, Madre Teresa di Calcutta, suor Dulce, e Francisco Xavier, tra gli altri. Certamente, la notte oscura non avrebbe ora questa grande influenza su di noi. Beh, questo è solo un sogno. La realtà è completamente diversa. Per lo più, le persone mostrano di essere materialiste, egoiste e piene di vanità. Potrei sembrare pessimista, ma a mio parere il mondo continuerà a vivere sotto il controllo della notte oscura e per comprenderla completamente dovrò affrontare nuove sfide e portare a termine avventure che mi lasciano molti dubbi. Ho già completato due sfide. Andiamo avanti insieme, lettore, alla ricerca della conoscenza. Mi avvicino alla capanna che ho costruito con tanta cura. Ad attendermi c'è il guardiano. Mi metto al suo fianco e lei comincia a parlarmi:

– Congratulazioni, vedo che sei tutto intero. Puoi parlarmi della tua esperienza di questo pomeriggio? Cos’hai imparato?

– Inizialmente ho deciso di andare verso sud, perché ero già stato ad ovest e a nord. Ho camminato a lungo in quella direzione, fino a quando mi sono accorto di alcuni segni che mi indicavano la via. Una volta trovata la strada, ho continuato a camminare senza sosta e subito dopo mi sono ritrovato faccia a faccia con la stessa donna della prima sfida, che mi ha prontamente aiutato a trovare la destinazione che cercavo, l'abisso del pentimento. Sono andato avanti, arrivando esattamente al punto in cui dovevo arrivare, sono entrato in contatto con la rivelazione del secondo peccato capitale: L'avarizia. La storia a cui sono stato sottoposto mi ha aiutato a capire quanto possa estendersi questo peccato, quale sia il vero destino di tutti quelli che ne sono macchiati e sono arrivato ad alcune conclusioni: L'avarizia è la chiave con la quale la notte oscura dell'anima ghermisce i fedeli. Si rintana nel cuore umano e nell'animo, ostacolando l'evoluzione dell'individuo. Inoltre, provoca mali secondari come l'indifferenza, l'egoismo e l'intolleranza. Detto questo, possiamo concludere che i risultati sono catastrofici nella maggior parte dei casi portano alla condanna. Un modo per combattere questo tipo di peccato sarebbe l'altruismo, che dona vigore all'anima e apre le porte all’evoluzione.

– Ottimo. Dopo quello mi hai detto, giungo alla conclusione che sei molto più vicino a comprendere il significato e l'estensione della notte oscura, dal momento in cui hai già superato due tappe.

– Ed ora? Qual’è la prossima sfida?

– La sfida successiva avrà luogo domani ed ha a che fare con una delle più grandi debolezze dell'animo umano: La Lussuria. Questa sarà l'ultima sfida sotto la mia diretta supervisione, perché poi non sarò in grado di aiutarti oltre. Nelle tappe successive sarai aiutato da un Indù, che ha vissuto qui sulla montagna per sei mesi. Non preoccuparti è specializzato negli ultimi quattro peccati capitali.

– Questo significa, mia signora, che mi stai abbandonando? Ti prego di non farlo. Non ricordi? Siamo stati insieme alla ricerca della conoscenza, fino dalla prima avventura.

– Non prendere la mia decisione sul personale, non è il caso. Devi sapere che io non possiedo tutte le conoscenze che tu pensi che abbia. Anche per me, la notte oscura è diventato un argomento complesso e indecifrabile. Per andare avanti hai bisogno di apprendere nuovi valori e insegnamenti, che io per la maggior parte non possiedo. Per questo motivo e molti altri ancora dobbiamo separarci in questo momento, e quando sarai ancora più evoluto, chissà che non ci incontreremo di nuovo.

– In ogni caso, grazie di tutto. Se non fosse stato per i tuoi consigli non sarei mai andato avanti. D'ora in poi, prometto di compiere degli sforzi ancora maggiori per sollevare il velo della notte oscura dell'anima. Tutti quelli che mi saranno possibili, naturalmente.

– Non ringraziarmi ancora, noi ci incontreremo di nuovo altre volte in questa avventura. Alla prossima occasione ti darò le mie ultime raccomandazioni.

– Capisco, ho un’ultima domanda: Credi, mia signora, che io meriti che la conoscenza mi sia rivelata?

– Per il poco che so di te, credo di si. Quando sarai in grado di raggiungere il più grande degli obiettivi, una conoscenza così appassionata, avrai le potenzialità perché la tua mente venga aperta a verità nascoste da secoli. Là potrai avere le risposte adeguate.

 

– E sarò felice di lavorare facendo ciò che mi piace e donando la felicità agli altri. Che meraviglia. Spero di non dover attendere troppo questo momento. Hai per caso altre raccomandazioni?

– No, nessuna per il momento. Ora devo andare, si sta facendo tardi. Buona fortuna nella prossima sfida!

Detto questo, il guardiano scompare. Essere lasciato solo, mi riempie di ansie e preoccupazioni, forse per il fatto che avrei continuato in questo percorso pericoloso? Chi era esattamente questo nuova maestro, L'Indù? Queste domande senza risposta immediata mi attanagliano il cuore e stavo per affrontare una nuova sfida.